Il ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione danese Dan Joergensen ha approvato una nuova normativa sulla macellazione degli animali, che prevede, in contrasto con i riti islamico ed ebraico, l’abbattimento degli animali solo dopo il preventivo stordimento.
“I diritti degli animali vengono prima della religione”, ha spiegato il ministro, citato dall’emittente televisiva danese TV2.
Nella maggior parte dei paesi europei la macellazione è permessa solo se l’animale viene stordito prima di essere ucciso.
Tuttavia le regole per la macellazione di musulmani ed ebrei richiedono che l’animale debba essere cosciente prima di morire e privato di tutto il sangue presente nel corpo. In Italia, pur essendo lo stordimento obbligatorio, le macellazioni rituali sono state autorizzate nel 1980 con un decreto dei ministeri della Sanità e degli Interni con lo scopo di tutelare la libertà di religione e l’ordine pubblico. Il governo danese ha approvato una legge che, di fatto, vieta le macellazioni rituali proprio perchè non prevedono lo stordimento.
Nella religione ebraica la Shechitah è la macellazione degli animali al fine di utilizzarne alcune parti definite kosher (adatte) a fini alimentari, con l’esclusione del sangue, di alcune parti grasse e di altre parti dell’animale proibite. L’animale deve essere ucciso con rispetto e compassione da uno shochet (macellaio rituale) che taglia la gola dell’animale con un intervento rapido effettuato con una lama estremamente affilata. Il repentino calo della pressione sanguigna nel cervello causa l’immediata perdita di coscienza nell’animale. Secondo le fonti religiose ebraiche in queste condizioni l’animale sarebbe insensibile al dolore.
Ḥalal, che in lingua araba significa “lecito”, si riferisce a tutto ciò che è permesso secondo l’Islam, in contrasto a ciò che è haram, proibito. Anche questo tipo di macellazione rituale non prevede lo stordimento. Gli animali devono essere coscienti al momento dell’uccisione, anche se, come sovente accade, vengono bendati per non vedere il coltello del macellaio. In questo caso il macellaio deve essere un musulmano adulto, di sesso maschile e a conoscenza di tutti i precetti della religione islamica e della macellazione halal.
La normativa introdotta in Danimarca si aggiunge a quella in vigore in Polonia, Islanda, Norvegia, Svezia e Svizzera, paesi europei dove è già stata vietata la macellazione rituale ebraica e musulmana.