Torna l’indicazione dello stabilimento?


Dal 5 Aprile 2018 sarà applicabile in Italia l’obbligo di indicare sull’etichetta dei prodotti alimentari la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento così come prevede il Decreto Legislativo 15 Settembre 2017, n. 145, pubblicato il 7 Ottobre scorso in Gazzetta Ufficiale.

L’obbligo era già sancito dalla legge italiana, ma era stato abrogato in seguito al riordino della normativa europea in materia di etichettatura alimentare Reg. UE 1169/11. L’Italia ha stabilito la sua reintroduzione al fine di garantire, oltre che una corretta e completa informazione al consumatore, una migliore e immediata rintracciabilità degli alimenti da parte degli organi di controllo e, di conseguenza, una più efficace tutela della salute.

Per rispettare gli obblighi derivanti dal diritto europeo (libera circolazione delle merci) e dagli accordi commerciali internazionali, l’indicazione del luogo di produzione o di confezionamento non è obbligatoria per i prodotti alimentari preimballati in conformità alle disposizioni del Regolamento UE n. 1169/2011 legalmente fabbricati o commercializzati in un altro Stato membro dell’UE o in Turchia o fabbricati in uno Stato membro dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA), parte contraente dell’Accordo sullo Spazio economico europeo (SEE). L’introduzione di questa nuova normativa non è scevra da rilievi critici: dato che l’obbligo di indicazione dello stabilimento in etichetta non è previsto a livello europeo e rappresenta un vincolo applicabile solamente alle aziende che producono o confezionano in Italia, gli operatori nazionali del settore alimentare che dovranno conformarsi a questi nuovi obblighi subiranno inevitabili costi ed oneri aggiuntivi, i quali potrebbero poi tradursi in un aumento dei prezzi dei prodotti.

Il periodo transitorio servirà per lo smaltimento delle etichette già stampate senza l’informazione relativa all’ubicazione dello stabilimento produttivo o di confezionamento. La legge di delega affida inoltre la competenza per il controllo del rispetto della norma e l’applicazione delle eventuali sanzioni all’Ispettorato repressione frodi.